Altre 81 famiglie via da casa. Cambiano le procedure per i danni

TERAMO – Sono 81 le famiglie teramane del centro storico e di alcune frazioni che oggi sono state interessate da 11 ordinanze di sgombero degli edifici firmate dal sindaco Maurizio Brucchi. Alcune di esse riguardano 5 attività commerciali. Con il totale odierno diventano 662 i provvedimenti sindacale in tre mesi. Dei 10 nuclei familiari recatisi al Centro operativo comunale, 8 hanno optato per l’autonoma sistemazione. Intanto, a seguito a una nuova ordinanza del capo della protezione civile, sono cambiate le modalità di accesso ai contributi previsti in materia di ricostruzione privata legata ai danni causati dal terremoto. Dopo il sopralluogo richiesto, con esito di non utilizzabilità per l’edificio e la relativa ordinanza di sgombero, entro 30 giorni il cittadino può affidare a tecnici di propria fiducia l’incarico, da espletare entro i successivi 15 giorni, di redigere e consegnare agli Uffici Speciali per la Ricostruzione le schede AeDES sulla base delle schede FAST redatte in prima istanza dal Comune. I professionisti dovranno altresì allegare alla perizia giurata una esauriente documentazione fotografica ed una sintetica relazione, con adeguata giustificazione del nesso di causalità del danno come determinato dagli eventi della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016. Quest’ultimo aspetto deve essere particolarmente curato per gli edifici con interventi già finanziati da precedenti eventi sismici e non ancora conclusi, per i quali è richiesta documentazione fotografica del danno pregresso, dell’eventuale intervento parziale già effettuato e del danno prodotto dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016. Tutto il materiale andrà poi consegnato all’Ufficio del Gennio civile di Teramo e trasmessa anche all’Ufficio Tecnico Comunale che provvederà ad adottare tutti i provvedimenti di competenza.